se rimane nell'UE la carta d'identità valida per l'espatrio. Ciò significa che deve andare all'ufficio anagrafe, accompagnato da entrambi i genitori che daranno il consenso. In questo caso le spese sono quelle delle foto, e della marca da bollo.
Se i genitori sono separti o divorziati, si dovrebbero presentare comunque entrambi per firmare la documentazione necessaria. Se uno dei due genitori separati/divorziati non ha la possibilità (o la volontà) di recarsi a dare il consenso per la carta d'identità valida per l'espatrio allora le cose si complicano, ma solo in questione di tempo (e di qualche marca da bollo in più); cioè il genitore affidatario si deve recare dal giudice dei minori e compilare una domanda per ottenere il "permesso" dallo stesso giudice all'espatrio. Alla domanda dovrà essere allegata una piccola relazione dalla quale si evincano i vari perché si segue questa via, di dove il minore deve andare, di perchè deve andare, ecc., ecc.
Se va fuori l'UE ci vuole il passaporto, sempre con il consenso di entrambi i genitori o di un genitore ed del giudice per i minori.
Se il minori si trova nella seconda ipotesi deve tener conto che, con il giudice dei minori di mezzo, i tempi si allungano.